[direttore] Mariss Jansons
[orchestra] Royal Concertgebouw
[cd] Rco Live 08002
Fu proprio con l’Uccello di fuoco che iniziò, nel 1910, la collaborazione con Diaghilev, direttore dei celebri Ballets Russes. Coronato da immediato successo, l’evento si rivelò fondamentale per l’arte di Stravinskij e per il ruolo riservato nella sua musica alla forma del balletto, coronata che tre anni più tardi da una delle pagine più rivoluzionarie e significative del Novecento: la barbarica Sagra della primavera, carica di un tumulto espressivo ancora oggi sconvolgente. Dal podio della sua prodigiosa orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, Mariss Jansons padroneggia l’accostamento, quasi ardito, dell’Uccello (nell’orchestrazione del 1919), eminentemente elegiaco, con la Sagra, autentica apoteosi del ritmo, dando delle due pagine una lettura di tale potenza espressiva da infondere personalità e significato a ogni nota. Il livello difficilmente uguagliabile degli strumentisti emerge nei singoli episodi solistici anch’essi però inseriti in una ferrea logica strutturale complessiva, la cui piena leggibilità è assicurata da una concertazione di trasparenza fenomenale, specie tenendo presente la vastità ragguardevole dell’organico che rende addirittura virtuosistiche (dal vivo, poi!) le continue pulsazioni dinamiche e agogiche. Due letture, queste di Jansons, che sono altrettanti punti di riferimento per l’interpretazione stravinskiana del XXI secolo.
Giancarlo Cerisola