[ensemble] Orchestra da Camera Milano Classica
[direttore] Roberto Gini
[cd] Dynamic 460
Il compositore è milanese. Gli interpreti, pure. Il direttore artistico dell’etichetta discografica, Danilo Prefumo, ha scritto un libro su di lui. Mentre le note illustrative sono redatte da Mariateresa Dellaborra, l’altra grande esperta della Milano musicale settecentesca. Parliamo di Giovanni Battista Sammartini (c1700-1775) e della presente raccolta di sue sinfonie e ouverture, documento del ribollire stilistico che, in Italia, corrispose agli anni in cui il Barocco veniva messo da parte in favore di un sempre meno timido Classicismo. L’interesse è dunque doppio: di per sé e per capire quanto di “milanese” s’innestò in Germania e in Austria. L’autorevole consuetudine di tutti i coinvolti in questa produzione fa sì che la scelta – apparentemente ristretta se si considera il totale delle circa settanta sinfonie scritte da Sammartini – sia rappresentativa ed eterogenea, evidenziando ciascuna delle cifre stilistiche del compositore. In bella evidenza, guidata dal violista da gamba e direttore Roberto Gini, anche Milano Classica, compagine cameristica che, nello scegliere un autore concittadino, è riuscita a evitare il campanilismo e a consegnarci un titolo di riferimento per il difficile e poco noto repertorio preclassico italiano. Carlo Fiore