viola M. Kostantynowiczensemble Cikadaorchestra della Radio Norvegesedirettore Christian Eggencd Ecm New Series 1798
Composti tra il 1970 e il 1971, i quattro pezzi che compongono il ciclo di Fedlman intitolato The viola in my life (i primi tre per ensemble e viola, l’ultimo per viola e orchestra) furono pensati per la strumentista americana Karen Phillips; Feldman era attratto dal suono della viola, da quel suo colore caldo, dalla sua voce intensa. La struttura di questi quattro lavori è sempre uguale a se stessa, ossia una ripetizione incessante di pochi, pregnanti gesti sonori, periodicamente perturbati da altri infinitesimali elementi, ripetizione che non conduce in nessun luogo musicale predefinito, rompendo definitivamente col concetto romantico di forma. Non a caso, The viola in my life I pare sorgere dal silenzio e al silenzio immancabilmente torna; pare quasi che Fedlman voglia sovrimporre frammenti melodici su di un mondo sonoro statico, ottenendo in musica un effetto simile a quello che Rauschenberg ottenne nelle arti figurative quando usava le fotografie come base dei suoi dipinti. L’estrema rarefazione del primi tre frammenti del ciclo, dove ogni gesto acquista una rilevanza incredibile, lascia parzialmente spazio a un universo sonoro più pieno nell’ultimo e conclusivo pezzo, quando per accompagnare il solista subentra l’orchestra. è possibile però immaginare la massa orchestrale solo come enorme strumento di rifrazione, che si apre di tanto in tanto delle breccie marcando il tempo musicale. Precisissima e giustamente anodina l’esecuzione del violista Marek Kostantynowicz, che rifugge da ogni calore interpretativo. Accanto a lui l’ottimo ensemble Cikada e l’eccellente orchestra della Radio Norvegese, ben diretti da Christian Eggen.
Carmelo Di Gennaro