Nono – A Pierre Dell’azzurro silenzio, Inquietum, Quando stanno morendo, Diario polacco, Post-Prea-Ludium per Donau

soprani I. Ade, M. Bayr-Ivenz, M. Brustmann
contralto S. Otto
flauto R. Fabbriciani
clarinetto C. Scarponi
tuba G. Schiaffini
violoncello C. Theus
live electronics A. Vidolin
direttore Roberto Cecconi
cd Ricordi Oggi STR 57007 HAL

L’ultima produzione noniana è oggetto, dagli anni novanta in poi, di aspro dibattito; secondo alcuni, il musicista veneziano aveva abbandonato polemicamente il tempo dell’impegno (e i violentissimi mondi sonori che lo accompagnavano) per ripiegare verso lidi intimistici; a me pare che invece cambino le modalità comunicative, certo anche i contenuti extra-musicali, ma non viene mai meno il rigore della ricerca, come dimostra questo bel cd Ricordi Oggi dedicato a tre pezzi capitali quali A Pierre, Diario Polacco n. 2 e Post-Prae-Ludium per Donau. La spazializzazione delle minuscole trame sonore di A Pierre chiamano l’ascoltatore a un partecipazione più attiva, dovendo ciascuno costruirsi un suo “percorso” all’interno di tale caleidoscopico mondo sonoro. Allo stesso modo, i testi di Milosz, Pasternak, Blok e Chlebnikov, che compongono il Diario polacco, sminuzzati e distribuiti in modo semanticamente inintellegibile ai solisti vocali, costituiscono lo sfondo di una composizione d’eterea, ma non per questo meno pregnante, sostanza musicale. Nel caso poi del Post-Prae-Ludium per Donau, composto per e con Giancarlo Schiaffini, un semplice cluster diatonico (ossia l’intervallo da Fa a Do) permette a Nono d’ottenere un timbro sempre mutevole, che si espande nello spazio, negli interstizi del tempo musicale, davvero chiamato qui a costituire un nuovo ordine, appunto, rivoluzionario. Una lezione di etica e di musica indimenticabile.

Carmelo Di Gennaro


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306 Novembre 2024
Classic Voice