PERUGIA
[ensemble] Neue Vocalsolisten[chiesa] San Pietro[Festival] Sagra musicale umbra
Da molti anni la vocalità è una componente centrale della musica di Sciarrino; la logica del pensiero sonoro non è mutata sostanzialmente, nei brani vocali recenti, rispetto a quelli strumentali che hanno consacrato l’autore: funzionamento figurale della forma, relazione suono-silenzio, e dunque lavoro a tutto campo – dal “minimo passaggio” all’opposizione verticale – sulla percezione del suono. Le problematiche che Sciarrino si è posto nell’affrontare la scrittura vocale in quanto luogo sintetico di parola e suono, e che l’hanno portato (cercandone un’emissione naturale, egualmente debitrice di tradizione eurocolta e popolare) a coniare un lessico tanto selezionato, quanto sfaccettato ed efficace, rendono questa sua produzione sempre straordinariamente pregna: di tensioni, anzitutto, vuoi percettive o performative, ma anche espressive (in questi novissimi Madrigali, ascoltati per la prima volta in Italia nell’interpretazione dei sempre eccelsi Neue Vocalsolisten, le singole parole dei testi di haiku di Basho si aprono – grazie alla moltiplicazione “madrigalistica” – su uno spazio abissalmente scavato, pur attraverso gesti sonori di estrema leggerezza); e di soluzioni compositive penetranti, come una polifonia che è in realtà una monodia rifratta, o una rilettura “a specchio infedele” dei sei Madrigali che innesca diverse reazioni combinatorie tra figura sonora, gesto vocale e parola, e diversificati – ma mai generici o automatici – esiti formali ed espressivi. Ad ascoltare nella Basilica di San Pietro a Perugia (acusticamente ottima) questa nuova tappa del percorso sciarriniano, densa e significativa al pari del bellissimo Quaderno di strada o dei suoi ultimi lavori teatrali, un pubblico adeguatamente numeroso ed entusiasta, ottima risultanza per questa edizione della Sagra Musicale Umbra.
Alessandro Mastropietro