[Voce recitante] Chiara Muti[Direttore] Vittorio Bresciani[Orchestra] Filarmonia Veneta “G.F.Malipiero”[Teatro] Morlacchi[festival] Sagra musicale umbra
Parafrasando Dante la 63a edizione della Sagra Musicale Umbra torna “a riveder le stelle”. Alberto Batisti ha accettato la nuova sfida dando al festival un’impronta fortemente tematica. Il nuovo direttore artistico è risalito fino al Sommo poeta per disegnare un itinerario dantesco intriso di letteratura e musica, che dall’arte trobadorica giunge ai nostri giorni, attraverso l’Ottocento romantico che seppe riscoprire Dante dopo due secoli di oblio. A Ciaikovskji dobbiamo la Francesca da Rimini, che con il suo carattere visionario e romantico ne decretò il gran successo. Idea che senz’altro pare congeniale anche nella scelta tematica della Dante-Symphonie di Liszt. Entrambe le composizioni si sono avvalse di un originale allestimento multimediale, con la proiezione delle celeberrime illustrazioni di Gustave Doré e l’intervento della penetrante voce di Chiara Muti. Vittorio Bresciani, ideatore del progetto multimediale, ha guidato brillantemente l’Orchestra Filarmonia Veneta e le voci femminili dell’Athesti Chorus, fornendo una lettura intensa, vibrante di una Francesca in cui la pietà infinita è il vero motivo poetico-musicale. Mentre, la Dante-Symphonie fin dall’inizio (“Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”) lascia presagire il caos e il pathos della discesa agli inferi, con il secondo movimento che prevede una ideale descrizione del Purgatorio, immaginato come luogo di speranza nella redenzione futura e il conclusivo soave ed etereo Magnificat intonato dal bravissimo coro femminile. Un percorso musicale che le incisioni di Doré hanno reso più emozionante.
Antonio Caroccia