[clavicembalo e direzione] Ton Koopman[ensemble] membri dell’Amsterdam Baroque Orchestra[cd] Challenge Classics 72309
Quattordici anni dopo l’incisione dell’“Arte della fuga”, Ton Koopman colma la lacuna più vistosa entro la sua discografia bachiana realizzando un’“Offerta musicale” che vale per lui come prova di sintesi rispetto all’intera vita trascorsa insieme a Bach, vita che pesa anno per anno, in retrospettiva, ascoltando quest’opera capitale per la storia del contrappunto. Caratteristica della lettura di Koopman è infatti il tono costantemente “affermativo” e “statuario” che viene conferito alla musica, senza mai il suggerimento del minimo dubbio né il minimo alone di mistero. Al pensiero di quanto intimamente profonda è la conoscenza della musica di Bach da parte di Koopman (e non della “musica” in senso lato ma di tutte le note, una per una!), la prosopopea di qualsiasi critico “specialista” deve restare ammutolita. Unica aggiunta possibile sta nel suggerire questo disco come versione di riferimento, tenendo conto anche dell’aggiornamento scientifico di cui risente. Quanto di meglio era stato fatto in precedenza, da Jordi Savall, Pierre Hantaï & Co. (AliaVox) e ancor più dai fratelli Kuijken insieme a Robert Kohnen (Dhm) non è oggi meno valido ma… qui è “semplicemente” un’altra dimensione.
Carlo Fiore