ensemble Ricercar Consort direttore Philippe Pierlot cd Mirare 668
Il Ricercar Consort del violista da gamba Philippe Pierlot è alfa e omega della discografia di Buxtehude da quasi quarant’anni: volendo infatti indicare ai bux-neofiti un titolo antologico sul sommo compositore anseatico, fino a ieri la scelta sarebbe caduta su un’antologia di cantate incisa dalla stessa formazione nel 1987 per Ricercar (con nomi ormai storici come il basso Max Van Egmond e il controtenore Henri Ledroit).
Quel disco pionieristico viene ora aggiornato mantenendone in parte il contenuto (le cantate sono BuxWV 62, 31, 44, 69, 10, 92, 36 e 41, quarta sesta e
settima delle quali già affrontate in passato) e lo stile frammisto di cogente retorica e felice cantabilità (presente ora nelle parti delle voci soliste, ora nel ricamo strumentale alle melodie dei corali luterani). Il tema salvifico insito nel riferimento alla Passione di Cristo viene così declinato in una parabola espressiva che va dalla contrizione al giubilo, con un costante senso di fiducia e positività tipico della musica protestante barocca. A caratterizzare con la voce queste dieci gocce di balsamo da applicare sulla sofferenza umana sono oggi un manipolo di cantanti di etnia e cultura eterogenee (per esempio i soprani Hanna Bayodi-Hirt, franco-marocchina, e Yetzabel Arias, cubana) che per tecnica e stile eguagliano o superano i loro predecessori indicando ancora una volta come l’internazionalismo sia producente nel rinnovare le potenzialità etiche ed estetiche della cultura occidentale (qui rappresentata da Buxtehude) e del concetto di classico che le è connaturato, in una chiave interpretativa che non si riduce al canone ristretto dei “geni” (secondo il quale tutto si ridurrebbe in ultima istanza a Johann Sebastian Bach).
Carlo Fiore