direttore Jos van Immerseel
orchestra Anima Eterna Brugge
cd Zig-Zag Territoires ZZT 100101
Una interpretazione accuratissima dal punto di vista storico-filologico della più celebre sinfonia di Berlioz. In questo capolavoro, pur molto eseguito, non si finisce mai di ammirare la dirompente originalità dell’invenzione del suono e l’evidenza “teatrale” della concezione, ed è interessante ritrovarle proposte da musicisti che usano in gran parte strumenti della metà del secolo XIX. Con ragione nel suo ampio testo introduttivo Jos van Immerseel osserva che l’esecuzione non richiede un organico gigantesco: Berlioz la diresse in Germania con piena soddisfazione con orchestre di una cinquantina di musicisti. Qui sono quasi 70, e sono molto bravi: formano una orchestra fiamminga (ma internazionale), Anima Eterna Brugge, legata alla città di Bruges (Brugge), di cui ha inaugurato la sala da concerti (Concertgebouw) nel 2002. Tra i molti dettagli che colpiscono in questa esecuzione citerò solo la realizzazione del suono delle campane nel Finale, con due pianoforti Erard, secondo una prassi seguita dallo stesso Berlioz. Si ha tuttavia l’impressione che talvolta la direzione di van Immerseel indugi su ogni dettaglio con sottolineature che rischiano di apparire artificiose, in particolare nel primo tempo. Soprattutto mi ha un poco deluso la “Marche au supplice”, di cui mi sembra si sia voluta mostrare la natura “terrificante” con un tempo eccessivamente lento, con una voluta pesantezza che, temo, ne sacrifica altri aspetti, e la stessa tensione visionaria. Ma, come si è detto, i motivi di interesse non mancano.
Paolo Petazzi