Schoenberg E Fauré Pelléas Et Mélisande

DIRETTORE Paavo Järvi
ORCHESTRA Frankfurt Radio Symphony
CD Alpha 1058

Escono ora in cd due registrazioni del 2012 e del 2014, di un periodo cioè in cui Paavo Järvi aveva un rapporto molto intenso con l’orchestra della Radio di Francoforte: vengono così accostate musiche che non hanno nulla in comune, ma che si ispirano allo stesso dramma di Maeterlinck e ne documentano l’eccezionale fortuna negli anni tra la fine del secolo XIX e l’inizio del XX, quando ispirò quattro compositori che non sapevano nulla l’uno dell’altro.
Gabriel Fauré scrisse nel 1898 per Londra musiche di scena, dalle quali poi trasse, rielaborandole, una suite pubblicata nel 1901 e giustamente assai nota. Nel 1902 andò in scena l’opera di Debussy (dopo dieci anni di lavoro e ripensamenti), nel 1902/3 Schoenberg compose il poema sinfonico qui registrato, e nel 1905 seguirono le musiche di scena di Sibelius. Ma torniamo a Schoenberg, cui il testo di Maeterlinck fu suggerito da Strauss, ma che non volle trarne un’opera. Alla prima esecuzione a Vienna nel 1905, insieme alla Seejungfrau di Zemlinsky, il suo Pelleas und Melisande fu aggredito da parte della critica, e già allora nella densità e complessità parve sensibilmente diverso dal lavoro dell’amico e mentore eseguito nello stesso concerto.
Nella incandescente tensione e nell’intensità visionaria colpisce la capacità di Schoenberg di evocare alcune situazioni della tragedia con grande forza espressiva senza che venga meno una rigorosa logica formale sinfonica (posta in luce da Berg nella sua analisi della partitura del maestro). Esistono eccellenti registrazioni dirette da Boulez e da Claudio Abbado. Paavo Järvi non ha la stessa chiarezza e intensità; ma la sua è una interpretazione di ottimo rilievo. E ovviamente resta valida l’idea dell’accostamento a Fauré, anche se è molto evidente, perfino stridente la totale estraneità tra i due mondi musicali.
PAOLO PETAZZI


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311 Aprile 2025
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