oud e voce Dhafer Youssef
cd Jazzland/Universal 0602527295565
Nato a Teboulda, piccola cittadina di mare della Tunisia nel 1967, Dhafer Youssef – Dhafer bin Youssef bin Tahar Maarref all’anagrafe – è un cantante e suonatore di oud, liuto arabo con cassa piriforme e tre fori decorati a rosette il cui nome, Al oud per eseteso, significa legno. Youssef ha assimilato molto della cultura musicale europea fin dal 1990, un periodo durante il quale ha avuto la possibilità di presentare il suo particolare mix di melismi provenineti dall’Asia coniugati all’armonia jazz e alle ritmiche dispari che pare prediligere quando affronta brani come Odd Elegy (traccia 5). Le sue frequentazioni concertistiche in Austria, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Italia (dove ha avuto occasione di esibirsi assieme a Markus Stockhausen, figlio di Karlheinz, e al trombettista jazz Paolo Fresu) lo hanno forgiato verso una world music con radici canore e strumentali che affondano nei ricordi sonori assimilati fin dall’età di cinque anni in terra natia. La musica di Dhafer Youssef è legata alla tradizione Sufi e mistica, mantenendo tuttavia, come dicevamo, un occhio curioso verso l’occidentale in generale e il jazz in particolare. Youssef ha saputo portare sulla scena internazionale il suono dell’oud, dal quale trae composizioni complesse che lo hanno reso appetibile a pubblici non soltanto interessati alle evoluzioni world della musica afroamericana. Il suo primo album Malak risale al 1999 e già lasciava intendere come la forza della sua visione del mondo arabo fosse improntata a un gesto multiculturale. In questo senso Youssef è uomo musicale nuovo, un apripista per quelle che spesso inopportunamente vengono definite contaminazioni musicali. Il suo incontrare il jazz dalla Tunisia, infatti, più che un contaminare è un fondere con una ricetta ben dosata. Come dimostra questo disco in cui – musicalmente parlando – Youssef espone una raggiunta e realizzata emancipazione artistica.
Alessandro Traverso