orchestra della Radio Bavarese
direttore Mariss Jansons
sacd BR403571900101
La Settima vide la luce un secolo fa – nel 1908, per la precisione – a Praga diretta dallo stesso Mahler, ma la sua carriera nelle sale da concerto tardò a decollare, probabilmente proprio per quella caratteristica che oggi affascina di più: la sua posizione ibrida, a cavaliere fra romanticismo e modernità. Furono le sue dissonanze, le sue improvvise modulazioni, le sue arditezze tonali ad esercitare un’influenza decisiva su Schönberg per la sua prima Kammer-Synphonie. Articolata in cinque tempi come la Quinta, ha un’originale struttura concentrica: due Allegri (oscuro e cangiante il primo, luminoso il secondo) delimitano due Adagi (Nachtmusik I e II) che al centro hanno un inquietante Scherzo (Schattenhaft, vago, nebuloso) nel quale si avvertono anticipazioni di Stravinskij. Ma aldilà delle sue aperture verso le nuove frontiere musicali, la Settima mantiene un’anima romantica, con quella visione notturna della vita che le è valso il titolo – apocrifo – di “Canto della notte”. Peculiarità che Jansons rende immediatamente percepibili, come solo a pochi riesce, valorizzando al massimo i valori estetici ed emotivi della partitura attraverso le mille sfumature attinte dall’inesauribile tavolozza di colori della sua orchestra e l’inventiva personalissima in fatto di agogica. Da segnalare: il cd è autoprodotto dalla Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks (BR, appunto), come ormai fanno tante orchestre, ma non da noi.
Giancarlo Cerisola