pianoforte Alice Ader
2 cd Fuga libera FUG 566
A parte il grandioso impatto, con la sua sconvolgente originalità, dei Tableaux d’une exposition la produzione pianistica di Musorgskij sembra perdersi nell’indeterminatezza di un quadro dominato dalla prepotente genialità teatrale. Eppure il pianoforte fu lo strumento che il giovane compositore praticò con indubbio virtuosismo, ciò che gli procurò i primi successi nei salotti dell’alta società. Poi la crisi e il drastico mutamento d’orizzonte, la creazione dei supremi capolavori operistici e la devastante discesa agl’inferi. Di quella prima fase in cui il pianoforte è ancora un tramite significativo rimangono alcune testimonianze assai gradevoli ma più ancora affiorano certe pagine tarde, per certi aspetti premonitrici, come Une larme, risalente agli ultimi mesi di vita del compositore, toccata da un senso di desolazione oppure quella Meditation, pure del 1880, intima confessione che spesso Richter ricordava come momento straziante nell’esecuzione di Maria Yudina. Alice Adler ricompone questo viaggio nelle pieghe riposte della vicenda musorgskiana con evidente adesione mostrandosi interprete sensibile quanto esecutrice di sicura personalità nel modo con cui affronta l’ardua prova dei Tableaux e la stessa realizzazione di Une nuit sur le Mont Chauve nell’arrangiamento di Rimskij-Korsakov e la trascrizione di Konstantin Tchernov.
Gianpaolo Minardi
