interpreti C. Sampson, W. Lehmkuhl, M. Lattke, W. Lattke, K. Wolff
coro Dresdner Kammerchor
orchestra Gewandhausorchester
direttore Riccardo Chailly
2 cd Decca 478 2271
Chailly trovò terreno fertile per coltivare il suo amore per Bach ad Amsterdam, quando fu a capo del Concertgebouw: esperienza felicemente esportata anche a Milano – tanto da creare l’embrione di un tradizionale appuntamento annuo – nel periodo felice in cui fu direttore dell’Orchestra Verdi. Era dunque difficile trovasse podio per lui più appagante di quello del Gewandhaus, a Lipsia: dove Bach praticamente lo si respira e dove infatti, fin dal suo arrivo, ha programmato una nutrita serie di concerti dedicati al Cantor. Ultima registrazione, effettuata nel gennaio 2010 con un’orchestra ovviamente a ranghi ridotti, è questo Oratorio di Natale nel quale appare chiaro il crescente interesse del maestro italiano per la componente espressiva, nulla togliendo al rispetto della forma. Altro suo grande merito è l’esser riuscito a dare all’oratorio quell’unitarietà che sembra essergli negata da una sorta di peculiare peccato originale, discendendo la struttura dell’opera dalla necessità di diluirne l’esecuzione in sei occasioni consecutive corrispondenti alle sei festività legate al Natale 1734. Il soggetto è la narrazione evangelica (Luca e Matteo) dell’evento, così organizzata: 25 dicembre, censimento e nascita; 26, annuncio ai pastori; 27, adorazione dei pastori; primo gennaio, circoncisione; prima domenica dell’anno (2 gennaio 1735), arrivo dei magi a Gerusalemme; epifania, adorazione dei magi.