violino Mark Steinberg
pianoforte Mitsuko Uchida
cd Decca 4782540
Sconcerta la lettura estetizzante e calligrafica delle prime battute: ma ne bastano poche altre per penetrare la reale poetica interpretativa. Una poetica espressa con una tensione tanto estenuata – inedita nel repertorio classico e anche nel romantico – da avvicinarla all’ideale decadente. Interpretazione decisamente lontana dai canoni tradizionali, che tuttavia non manca di esaltare le peculiarità delle quattro sonate: la profonda malinconia dell’Andante (Tema con variazioni) della K 377; l’anticonvenzionale primo movimento della K 303, aperto da un Adagio tenero e cantante introduttivo a un fugato Allegro molto, interrotto dal tema iniziale leggermente variato; il tormento esistenziale della K 304, specchio della profonda solitudine inflitta al giovane compositore dal frivolo pubblico parigino che accoglieva le sue attuali opere con assai minore entusiasmo di quelle dell’enfant prodige; e, nella K 526, la perfetta sintesi stilistica della nobile polifonia bachiana col nuovo stile concertante dello stesso Mozart. Lo splendido frutto dell’incontro fra il solista americano, primo violino del Brentano String Quartet di Princeton, e la celebre pianista giapponese (ma viennese di formazione e londinese di residenza) incitava a sperare in una nuova integrale, che invece non è prevista.
