violino Ray Chen
pianoforte Noreen Polera
cd Sony 88697808122
Nato a Taiwan 22 anni fa, cresciuto in Australia, praticamente americano da quando, quindicenne, fu ammesso al Curtis Institute of Music, razziatore di premi internazionali e ora al debutto discografico con un recital che non è solo un campionario delle sue virtù, ma un vero e proprio programma concertistico del quale, come oggi costumano i giovani solisti, ha redatto lui stesso le note introduttive. L’esito è sorprendente e potrebbe essere addirittura entusiasmante se la pianista colloquiasse e non si limitasse a fare da riempitivo, a volte invadente, con un suono perennemente rotondo e senza sfumature. Limite avvertibile fin dal rocambolesco Trillo del diavolo di Tartini (il piano sostituisce il clavicembalo) padroneggiato da Chen con un’articolazione ritmica che conferisce una tensione maggiore anche alle poche ma determinanti linee apparentemente distese, e una linea interpretativa sobria, elegante e temperamentosa ad un tempo: le stesse che mette al servizio della Ciaccona (BWV 1004) per violino solo di Bach dove l’intonazione millimetrica, il vibrato limpido, l’apparente spontaneità di fraseggio, il calore e i colori del suono raggiungono esiti non facilmente paragonabili. Solo apparentemente più esteriori le due pagine di Wieniawski: Leggenda op. 17, nella quale la cullante linea melodica si fa poco a poco più aggressiva e possessiva, e le cantabili e sognanti Variazioni su un tema originale. Gran finale: la Sonata di Franck con una totale aderenza alle veemenze agogiche e ai presagi di un incombente impressionismo aleggiante nell’aria e che il compositore fece suo soprattutto nel mirabile, Recitativo-Fantasia.
di Giancarlo Cerisola
