Cinque pezzi dal Clavierbuchlein for A. M. Bach
pianoforte Andrea Bacchetti
cd Dynamic CDS 659
Dopo le gradevoli divagazioni tra i luoghi meno frequentati delle Sonate di Galuppi e del giovane Cherubini, ritorna sul suo itinerario prediletto il giovane pianista genovese che nella Fazioli Concert Hall di Sacile, ha registrato nuovamente le Goldberg; ascolto oltremodo gradevole e accattivante che conferma con quale naturalezza Bacchetti viva sempre più il discorrere bachiano, il che non significa mancanza di approfondimento e di riflessione, al contrario, ma è come si fosse liberato dalle tante, complesse ipoteche da cui esso è spesso gravato. Il nostro interprete infatti sembra aver esorcizzato molti di questi fantasmi, particolarmente insistenti su un’opera complessa quale le Variazioni Goldberg e lo si capisce dalla linearità con cui “pronuncia” l’Aria, senza troppa pensosità, ma con quella trasparenza di atteggiamenti da cui via via prenderà corpo la straordinaria sequenza immaginativa; che Bacchetti rivive con consapevole ma mai troppo impressiva messa a fuoco, nel rispetto delle diverse situazioni che nascono dall’alternanza del gioco polifonico e dallo stimolo virtuosistico come pure dalla pacificazione lirica. E proprio dal modo con cui regola tali trapassi, che del grande edificio costituiscono i nodi strutturali, nasce il senso del poetico “racconto”, del viaggio fantasioso così ricco di avventure sonore che, sembra dirci Bacchetti, accrescono il piacere di ritrovare la soglia di casa, con il riascolto dell’Aria. Pagina che Bach aveva annotato del piccolo libro destinato alla moglie Anna Magdalena e che Bacchetti ci fa riascoltare insieme ad altro quattro fogli tratti da esso, nella piccola appendice alle Goldberg. G.P.M.
