pianoforte Alexander Romanovsky
cd Decca 476 4151
Alexander Romanovsky, ventisette anni, ha alle spalle una carriera di notevole spessore, dopo la sorprendente vittoria del “Busoni” , appena diciassettenne. Un cammino anche discografico che si è ora arricchito di un testo di estremo impegno quale le Variazioni su un tema di Diabelli, cimento oltremodo arduo, non solo per le caratteristiche di un pianismo che nella ricerca dell’ultimo Beethoven forza i limiti dello strumento fino all’impossibile ma ancor più per l’afflato interno che sospinge lo snodarsi delle trentatré variazioni verso una specie di conquista dell’infinito. Se il primo aspetto non sembra recar turbamento a Romanovsky il quale controlla con straordinaria fermezza e lucidità le situazioni più impervie, l’altro può lasciare qualche perplessità in chi conserva nella memoria i percorsi più intimamente avventurosi intrapresi da un Horszowski o da un Serkin, ma evidentemente si tratta di prospettive lontane che le più giovani generazioni d’interpreti hanno riassorbito entro una visione di più distaccato rigore.
di Gian Paolo Minardi