Brahms – Concerto per violino Sestetto op. 38

Brahms - Concerto per violino Sestetto op. 38

violino Isabelle Faust
direttore Daniel Harding
orchestra Mahler Chamber Orchestra
violino II Julia-Maria Kretz
viole Stefan Fehlandt, Pauline Sachse
celli Christoph Richter, Xenia Jankovic
cd Harmonia Mundi HMC 902075 

Inconsueto l’accostamento tra un concerto e un meraviglioso capolavoro da camera, e inconsuete alcune scelte interpretative: Isabelle Faust suona la rara cadenza composta nel 1913 da Busoni e adotta tempi un poco più rapidi del consueto, ispirandosi a quel che è dato sapere dell’interpretazione di Joachim, il violinista amico di Brahms che fu il suo punto di riferimento nella genesi del Concerto op. 77 (e non solo). Inoltre la direzione di Harding, il suono e l’organico della Mahler Chamber Orchestra contribuiscono a conferire all’insieme del Concerto una asciutta stringatezza, un che di austero, se non di aspro che può essere discusso, soprattutto nel primo tempo, ma appare originale. Gli esiti più persuasivi mi sembrano raggiunti nel meraviglioso Adagio, dove tra il solista e gli altri strumenti si stabilisce un rapporto davvero di natura delicatamente cameristica con finezza straordinariamente suggestiva. Del tutto persuasiva la interpretazione del secondo Sestetto. In questo capolavoro di straordinaria ricchezza poetica si uniscono alla Faust solisti che hanno tutti grande esperienza cameristica. Con vibratile, variegata sottigliezza sembrano trarre il massimo partito dal fatto di non essere un quartetto d’archi con due aggiunti (come spesso accade, con esiti peraltro in molti casi memorabili), e lasciano spazio alla individualità dei singoli, pur all’interno di un insieme sempre calibratissimo e di grande nitidezza.

di Paolo Petazzi


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306 Novembre 2024
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