direttore Christoph Poppen
orchestra Deutsche Radio Philharmonie Saarbrücken
cd Hänssler Classics 93.265
Due dei tre balletti composti da Georges Auric per Diaghilev (manca il più famoso, Les Matelots) sono riuniti in questo cd, settimo di una serie dedicata alle musiche di spettacoli dei Ballets Russes, dalle più note (Stravinskij, Debussy, Ravel, Prokofiev, Dukas, Falla, Ciaikovskij) ad altre meno conosciute. I capolavori di rilievo assoluto non avrebbero in verità bisogno di essere riproposti nel nome di Diaghilev, e il loro semplice elenco sarebbe di per sé un eloquente omaggio al celebre impresario, mentre la collocazione di musiche come quelle di Auric (1899-1983) sotto il segno dei Ballets Russes contribuisce ad attirare l’attenzione su documenti di gusto che è opportuno conoscere. È il caso di Les Fâcheux, balletto composto nel 1923 su un soggetto di Boris Kochno ispirato alla comédie-ballet di Molière che porta lo stesso titolo (“I seccatori” o “Gli importuni”) e della sfortunata Pastorale del 1926, in cui Kochno ideò un soggetto contemporaneo (con un postino in bicicletta). La musica documenta la giovanile adesione di Auric al gusto del “gruppo dei Sei” e ai principi qualche anno prima teorizzati da Cocteau ed è caratterizzata da un tono disinvolto, scanzonato, giocoso, ironico, talvolta volutamente chiassoso. Christoph Poppen, con l’orchestra di Saarbrücken di cui è direttore, ne coglie felicemente i caratteri.
di Paolo Petazzi
