direttore Philippe Pierlot
2 cd Mirare 136
Da alcuni anni l’etichetta Mirare pubblica esecuzioni bachiane del Ricercar Consort diretto da Philippe Pierlot: non si tratta di un progetto integrale e neppure di un grande ciclo, tuttavia fino a oggi sono usciti sette titoli di luminosa bellezza interpretativa, caratterizzati dall’altissima qualità delle voci, dalla peculiare qualità della grana della voce, da una pregnanza espressiva ricca e coinvolgente. Presentate quindi alcune cantate notorie e il Magnificat, ora appare la Johannes-Passion, opera la cui ovvia portata monumentale impone ancor più una contestualizzazione storico-interpretativa. Si è detto già molto in seno alla questione delle esecuzioni a parti reali anziché con molte voci e strumenti per parte e questa versione, che sostanzialmente adotta la soluzione a parti reali, non si dilunga in ulteriori spiegazioni: gli argomenti sottolineati – e sui quali punta molto anche l’intervento esecutivo – sono di tipo drammaturgico e letterario, tendendo a diversificare consapevolmente i quattro tipi di testo intonato: recitativo in senso stretto, contemplazione, preghiera, esortazione (corrispondenti grosso modo agli orientamenti della retorica classica recepiti “scientificamente” dalla poetica bachiana). Dal punto di vista filologico viene adoperata la prima versione dell’opera (1724), con l’aria del basso aggiunta nel 1725, da cui proviene anche il corale “Christe, du Lamm Gottes”. Alcuni tempi sono sensibilmente accelerati rispetto al consueto, come accade nel coro iniziale, ma non è una corsa al precipizio bensì una spinta alla concitazione. Particolare cura ha poi la concertazione di archi e fiati, nella convinzione di quanto sia importante il contributo di Bach alla storia dell’orchestrazione. I solisti vocali (Maria Keohane, Helena Ek, Carlos Mena, Jan Böner, Hans-Jörg Mammel, Jan Kobow, Matthias Vieweg e Stephan MacLeod) sono assortiti in funzione del massimo equilibrio e spinti, nuovamente, a un ruolo concertante con gli strumenti (che poi è proprio ciò che la musica in se stessa esige). Da ascoltare insieme ad tante altre edizioni recenti (dirette per esempio da Gardiner per la Soli Deo Gloria, da Brüggen per la Glossa e da Benoit Haller per la ZigZag).
di carlo fiore