solista Edicson Ruiz
direttore Christian Vásquez
Orquesta Sinfónica Simón Bolívar
cd Phil. harmonie PHIL 06008
La sfida di piegare alle proprie ambizioni espressive il più grave e meno agile degli strumenti ad arco – il contrabbasso, discendente diretto del violone – fu lanciata fin dal XVIII secolo, cui appunto appartengono i tre autori del cd registrato due anni fa a Caracas, tutto made in El Sistema Abreu, l’ormai famosa iniziativa musicale per i giovani e giovanissimi venezuelani da cui sono già usciti direttori e strumentisti ormai celebri, oltre all’orchestra dedicata all’eroe nazionale Simón Bolívar. Avviati a una brillantissima carriera internazionale sono anche il ventisettenne direttore Christian Vásquez e il ventiseienne contrabbassista Edicson Ruiz, che a soli diciassette anni fu chiamato nelle file dei Berliner, conseguendo due primati: lo strumentista più giovane dell’orchestra e il primo sudamericano ad esservi ammesso. Tutte di ottima fattura e piacevole ascolto, le pagine in programma sono di tre autori di area austroungarica contemporanei – ma assai più longevi – di Mozart, artefice però di emozioni e atmosfere a loro inesorabilmente precluse. Di taglio molto bachiano, soprattutto nel malinconico ma volitivo Adagio, il concerto di Carl Ditters von Dittersdorf contrassegnato da un cullante Adagio dove il solista colloquia coi fiati e da un catturante Finale Allegro, più felice che trionfale, quello di Franz Anton Hoffmeister; debitrice dello stile italiano, acquisito durante il soggiorno a Venezia e Bologna, la piacevole pagina del boemo Jan Krtitel (germanizzato in Johann Baptist) Vanhal.
di Giancarlo Cerisola