Pianoforte Alice Sara Ott cd Deutsche Grammophon 477 9291
Già apprezzata per le sue escursioni nel terreno chopiniano e lisztiano la pianista germano-giapponese entra nel recinto musicalmente più rigoroso con mano leggera, elegante: tali appaiono le due Sonate in do maggiore – anche questa un scelta di simmetria rivelatrice di un particolare gusto – accomunate in realtà da un particolare tipo di virtuosità che la Ott gestisce con equlibrio, senza guardare troppo oltre. Un pianismo che trova più libero spazio in quell’Andante favori che originariamente doveva essere il movimento centrale della “Waldstein” se il compositore stesso non avesse seguito il consiglio di amici che lo giudicarono troppo lungo, e nel gioco brillante del Rondò “per un soldino perduto”.
di Gian Paolo Minardi