pianoforte Jitka Cecjova
cd Supraphon SU 3845-2
È quasi naturale quando appare il nome di Smetana pensare al compositore della Sposa venduta, al padre dell’opera nazionale, con tutte le filiazioni conseguenti, trascurando il fatto che la sua produzione più consistente è quella dedicata al pianoforte, strumento che il musicista boemo suonava egregiamente. Una produzione articolata lungo un tracciato ramificato, lungo la linea dei pezzi di carattere – Bagatelle, Impromptus – e danze – Galopp, Polke, Mazurke, Quadriglie – tra i quali spicca un’unica, consistente Sonata. Chiari i riverberi della grande stagione romantica, i riferimenti in particolare a Schumann e a Liszt, il quale del resto ammirò queste pagine offrendo a Smetana significativi appoggi; entro tale collocazione la creazione pianistica presenta una propria inconfondibile fisionomia, non poco accattivante, che è data, appunto, dagli elementi folclorici che ne nutrono le fibre e che agiscono sulla peculiarità del profilo melodico e ancor più sul particolare colore armonico. Caratteri che ritroviamo in questo disco, il quinto di una serie che la pianista Jitka Cechova sta realizzando, con la naturale rispondenza allo spirito da cui queste pagine hanno preso vita.
di Gian Paolo Minardi