Brahms
Sonate op. 38 e 99
Schubert
Sonata D 821
violoncello Silvia Chiesa
pianoforte Maurizio Baglini
cd Decca 476 4422
Poco più di vent’anni separano le due sonate per violoncello e pianoforte di Brahms, finite nel 1865 e nel 1886, due capolavori che con le profonde differenze rivelano molteplici aspetti del mondo poetico dell’autore (basti ricordare che l’op. 38 finisce con una severa fuga, l’op. 99 con una pagina di incantevole leggerezza). Due giovani interpreti italiani, il pianista Maurizio Baglini (che ha già al suo attivo diverse incisioni dedicate a Liszt) e la violoncellista Silvia Chiesa, le propongono da autentico duo, con grande equilibrio e coerente unità di intenti e ne colgono bene tutti i caratteri essenziali. Potrei citare, tra i momenti più felici, la trepida intensità con cui viene presentata l’intima bellezza del primo tema dell’op. 38, una delle idee più poetiche di una sonata in cui Brahms eliminò il tempo lento. Arricchisce il Cd una bella interpretazione della Sonata che Schubert scrisse per l’arpeggione nel 1823: un accostamento che a Brahms sarebbe stato caro.
di Paolo Petazzi