direttore Esa-Pekka Salonen
orchestra Philharmonia
cd SignumClassics SIGCD275
Nella collana della Philharmonia esce la registrazione dal vivo della Sesta di Mahler, diretta da Esa-Pekka Salonen, che dell’orchestra londinese è il direttore principale e che, come nella Nona pubblicata l’anno scorso, si conferma interprete mahleriano di prima grandezza. Più che mai nella Sesta la nitida definizione delle strutture, la chiarezza architettonica è inseparabile dall’adesione espressiva. Tale chiarezza è una delle qualità di Salonen, che è anche compositore, e che fa valere in questo Mahler una profonda capacità analitica insieme ad una straordinaria energia. La sua visione della Sesta è aliena da scelte estreme, sobriamente controllata, ma con esiti intensissimi. Pone bene in luce gli apocalittici, visionari percorsi del primo tempo e dell’immenso Finale, i colori lividi e spettrali dello Scherzo, la intimistica malinconia dell’Andante, seguendo la disposizione che Mahler alla fine scelse dopo molte incertezze (con lo Scherzo in seconda posizione: sono comunque entrambi intermezzi nella continuità ideale tra primo e ultimo tempo). Tra gli aspetti che maggiormente mi hanno colpito c’è la qualità del suono individuato da Salonen per la suggestiva sospensione di certe pagine oniriche contrastanti (come gli episodi con i campanacci del primo tempo, o alcuni momenti dello Scherzo). Ma determinante è in primo luogo la tensione senza cedimenti con cui il direttore finlandese regge l’intero percorso della sinfonia verso la tragica conclusione.
Paolo Petazzi