Galuppi – L’inimico delle donne

Galuppi - L-inimico delle donne

interpreti A. Rinaldi, A. M. Panzarella, P. Laplace, F. Adami, D. Zanfardino, J. Gorodetski
direttore Rinaldo Alessandrini
orchestra Opéra Royal de Wallonie
regia Stefano Mazzonis
regia video Fabrice Levillain
formato 16:9
sottotitoli It., Ing., Fr., Ted., Sp.
dvd Dynamic 33677

A parte un bellissimo duetto verso il finale dell’opera, la musica che veste questa fiaba ambientata nel regno di Kibikinka, immaginario paese della mitica e frequentatissima Cina settecentesca, è solo piacevole e di buona fattura: a risollevarla non vale nemmeno l’orchestrazione e la concertazione di Alessandrini, uno fra i massimi direttori barocchi dei nostri tempi. Superficiale anche la trama, imperniata sull’irriducibile misoginia del re Zon-zon, cui la legge impone il matrimonio, vinta solo dall’altrettanto ostinata misandria di una nobildonna italiana colà capitata con lo zio per via di un naufragio. Altri personaggi, i due ministri che senza troppi veli sospettano il re di essere gay, e tre dame di corte in perpetua quanto sterile gara per sedurlo. L’opera andò in scena nel 1771 a Venezia, unica città dove fossero possibili – anzi ricercatissimi – doppi sensi a sfondo sessuale nemmeno tanto velati, che qui infatti non mancano, intelligentemente sottolineati dalla regia di Mazzonis di Pralafera, che è anche il direttore generale del teatro: il più rilevante è la proiezione (tramite ombre di scena realizzate dal piacentino Teatro Stabile di Innovazione) di scene maschili di culturismo fisico mentre il re canta –  piuttosto male – la sua avversione per le donne. Modesto il cast, cincischiata la recitazione, non privi d’una chiassosa eleganza i sovraccarichi, variopinti e superaccessoriati costumi e scene. Funzionale, ma non sempre, la regia video.

elvio giudici


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306 Novembre 2024
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