interpreti M. Comparato, L. Cirillo, M. Bacelli, A. Dell’Oste, C. Lepore, N. Heaston, S. Ferrari
direttore Ottavio Dantone
orchestra Accademia Bizantina
regia Ignacio Garcia
regia video Tiziano Mancini
formato 16:9
sottotitoli It., Ing., Fr., Ted., Sp.
2dvd Opus Arte 1065
Tiepido il successo che nel 1734 accolse a Napoli l’opera seria Adriano in Siria, su testo di Metastasio fantasiosamente incentrato sull’impossibile amore dell’imperatore per Emirena, figlia di Osroe re dei Parti appena vinto, amante riamata dal principe Faraspe; a complicare ma anche a indirizzare la vicenda verso il vissero tutti felici e contenti, Sabina promessa sposa di Adriano, e Aquilio di lui confidente e di lei innamorato. Tiepido anche l’entusiasmo per lo spettacolo registrato nel ’10 – tricentenario della nascita del musicista – al Pergolesi di Jesi: a causa soprattutto della piattezza dell’allestimento (mediocri scena e costumi, inesistente la recitazione circoscritta alle belle statuine) firmato da un giovane regista madrileno; e dalla sobrietà d’un cast senza guizzi e senza un controtenore, nonostante l’opera nascesse intorno al celeberrimo castrato Caffarelli. In compenso, entusiasmante l’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone, che al clavicembalo del continuo si conferma il grande artista che da sempre s’applaude.
Ma a dare un’impennata al valore dei due dvd è l’inserimento negli intervalli di Livietta e Tracollo, lo stesso intermezzo in due parti composto per la prima napoletana: eseguendo il quale, come filologia comanda, Dantone riduce l’orchestra a cinque strumentisti. La musica, di un anno posteriore alla Serva padrona, ha momenti di irresistibile bellezza, valorizzata dal brio e dalla fantasia di Monica Bacelli e Carlo Lepore, cantanti e attori ideali per questo repertorio. Ottima per la consueta ammirevole chiarezza la ripresa video di Tiziano Mancini.
elvio giudici