pianoforte Javier Perianes
direttore Josep Pons
orchestra Bbc Symphony
cd Harmonia Mundi HMC 902099
L’intera opera pianistica di Falla riunita in un solo disco lascia comprendere lo spirito con cui il compositore si accostava allo strumento, quanto mai lontano da ogni seduzione virtuosistica; il pianoforte, se mai, diventava tramite di una trasfigurazione timbrica dello strumento che più d’ogni altro incarna la tradizione iberica, la chitarra, come mostra anche un brano quale la Fantasia baetica, nata su commissione di un grande virtuoso come Arthur Rubinstein il quale dopo aver tenuto a battesimo il brano non mancherà di rimarcare proprio questa eccessiva presenza “chitarristica”. E peraltro non un richiamo al pittoresco bensì a caratteri più essenziali della sua terra, a quella secchezza che andrà sempre più insinuandosi nella scrittura di Falla. Una chiave rivelatrice di questo modo di rivivere la suggestione folclorica la si può scorgere nei due brevi Tombeau, quello per Debussy, Homenaje nato per chitarra quindi trasferito sulla tastiera e l’altro per Paul Dukas, pagine nella cui trama spoglia e assorta si intravede il legame con due autori cui è legata la formazione del compositore. Il disco disegna l’intero arco del percorso pianistico di Falla che dalle suggestioni tardoromantiche delle prime composizioni muove più decisamente verso quell’obiettivo di originale stilizzazione, già toccato dall’Albéniz di Iberia, ma pure regolato dal più sottile filtro francese, delle Cuatro piezas españolas. Javier Perianes sembra ben compreso nelle ragioni stilistiche che guidano questo percorso, nel giusto equilibrio tra la misura inconfondibile imposta dalla scrittura e la naturalezza del canto che libera i suoi profumi soprattutto nelle Noches en los jardines de España.
Gian Paolo Minardi