Brahms – Concerto n. 1 op. 15

Brahms - Concerto n. 1 op. 15

pianoforte Hardy Rittner
orchestra L’arte del mondo
direttore Werner Ehrhardt
cd Mdg 904 1699-6

Il motivo principale di interesse per questo nuovo cd dovrebbe risiedere nell’uso di uno strumento d’epoca, ma abbiamo più volte fatto notare come il divario tra pianoforte moderno e pianoforte d’epoca è notevole fino all’epoca del brevetto del telaio in ghisa (1855) e dopo quella data diventa un fattore che perde sostanzialmente di importanza. L’uso di un Erard è qui giustificato dal fatto che lo stesso Brahms aveva posticipato di una anno la prima esecuzione dell’op. 15 , prevista per il 25 marzo 1858 ad Amburgo con la direzione di Joachim, perché l’editore Cranz non aveva acconsentito a mettere a disposizione il proprio strumento da concerto, appunto un Erard, e non vi erano ad Amburgo altri pianoforti decenti a portata di mano. L’estensore delle note non precisa tuttavia (né io sono riuscito a recuperare l’informazione) quale pianoforte Brahms abbia poi effettivamente utilizzato alla prova in forma privata del 30 marzo 1858 ad Hannover e soprattutto alla prima esecuzione assoluta del Concerto  avvenuta sempre ad Hannover il 22 gennaio 1859. Ne consegue che non sappiamo in linea assoluta quale tipo di strumento avesse in mente il compositore pensando a una esecuzione ideale del Concerto op. 15. Del resto la questione relativa ai pianoforti utilizzati da Brahms nel corso della sua vita è piuttosto complessa e  spesso si leggono considerazioni che, partendo da dati di fatto incontrovertibili, traggono delle conclusioni del tutto arbitrarie. Ecco allora che il “vero” suono delle composizioni giovanili di Brahms viene ritenuto da alcuni essere quello dello strumento – un Graf – presente in casa Schumann, e così dicendo. Le intenzioni di Rittner e del direttore Ehrhardt con una orchestra “d’epoca” sono lodevolissime anche se i risultati dimostrano una non perfetta calibrazione delle sonorità e degli attacchi e sarebbe interessante conoscere quali siano stati i criteri di amplificazione del suono dell’Erard in sala d’incisione. I rapporti di sonorità tra strumento d’epoca e orchestra rendono del resto alquanto problematica l’audizione in sala da concerto, mentre la registrazione riesce ad ovviare a molti di questi inconvenienti.

luca chierici


Prodotti consigliati
306 Novembre 2024
Classic Voice