Nato a Nagyszentmiklós in Transilvania, crebbe in una famiglia all’interno della quale la cultura musicale era assai radicata, i primi rudimenti di pianoforte gli furono trasmessi dalla madre.
Nel 1893 iniziò gli studi di composizione a Bratislava con Ekerl, completandoli successivamente presso l’Accademia Musicale di Budapest. Negli anni seguenti intraprese la sua carriera di pianista e contemporaneamente prese ad appassionarsi al canto popolare ungherese e balcanico. Con Kodály si dedicò alla raccolta e allo studio dei brani di questo genere.
Dal 1907 insegnò pianoforte all’Accademia di Budapest, proseguendo ad esibirsi con grande successo in concerti sia in patria, sia all’estero, spesso lo accompagnavano la moglie e il violinista Joseph Szigeti. Intanto si andava formando la sua personalità di compositore. La sua passione per la musica etnica continuò a crescere, indirizzandosi anche verso la musica popolare araba, nel 1913, per studiarla da vicino, si recò fino all’oasi di Biskra nell’Africa del Nord. Nel 1919 fece parte del direttorio musicale del suo paese dando il suo contributo alla riforma democratica.
Le sue composizioni andavano diffondendosi in Europa e in America, e la fama di maggior compositore ungherese del suo tempo andò consolidandosi.
Nel 1934 lasciò definitivamente l’insegnamento per dedicarsi completamente alla ricerca e allo studio del folclore. Nel 1934, quando l’Ungheria si avvicina politicamente alla Germania, decise di lasciare la sua Patria per recarsi negli Stati Uniti. Qui esercitò una sporadica attività di pianista e compositore, tenne alcune conferenze, ottenne qualche docenza di etnomusicologia, ma visse quasi dimenticato e ai limiti dell’indigenza fino alla morte, avvenuta a New York nel 1945.
Andrea Estero