A proposito della recente decisione del Teatro alla Scala di negare l’accredito al critico musicale del Corriere della sera Paolo Isotta, l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali, si legge in una nota, "esprime apprensione per una scelta che, di fatto, mette in pericolo il libero esercizio della critica impedendo il lavoro regolare di uno dei suoi professionisti".
"Senza entrare nel merito delle motivazioni e rispettando il diritto-dovere delle istituzione di tutelare il proprio nome", prosegue il comunicato "l’Associazione ritiene che spetti al direttore del giornale e alla comunità dei lettori valutare la correttezza professionale del giornalista. Discriminazioni di questo genere screditano la funzione culturale e di servizio di tutta la critica musicale italiana, oltre a offendere il ruolo di chi le assume".
"Paolo Isotta, critico del Corriere della Sera, è stato bandito dalla Scala", aveva scritto Ferruccio De Bortoli in un corsivo di trenta righe da lui firmato sul suo quotidiano sabato 2 febbraio 2013. "Decisione del sovrintendente dopo un articolo non proprio benevolo nei confronti di Daniel Harding e, indirettamente, di Claudio Abbado".
"Chi scrive", aveva concluso il direttore del quotidiano, "al contrario del suo critico, ama entrambi i direttori d’orchestra, l’allievo e il maestro, ma ha sempre ritenuto e ritiene che la libertà di critica sia sacra purché non scada mai nei toni e nei contenuti".
6 febbraio 2013
Feb62013
Associazione Nazionale Critici Musicali sul caso Isotta
La Scala censura il libero esercizio di critica