ensemble Private Musicke
chitarra Pierre Pitzl
cd Accent 24239
L’assunto secondo il quale la chitarra sarebbe tanto italiana quanto spagnola vale particolarmente nel Seicento, quando al nome dello spagnolo Gaspar Sanz (1640-1710) si affiancano quelli di Francesco Corbetta (c1615-1681) da Pavia, di Carlo Calvi (date incerte, origini incerte) anch’egli probabilmente di area italiana settentrionale, di Domenico Pellegrini (date incerte), di Giovanni Battista Granata (c1620-1687?) forse torinese, di Ferdinando Valdambrini (1623-1690) romano. Lo strumento, come riaffermano fortemente Pierre Pitzl e i suoi accompagnatori, è accordale e frequente tramite di bassi ostinati e danze in cui il “continuo” funge da elevazione all’ennesima potenza delle caratteristiche timbriche e ritmiche tipiche della chitarra. Detto questo, gli amanti del Seicento strumentale potranno ricavare un’ora di ascolto divertente e volto alla dimostrazione di tante possibilità e contesti di utilizzo; sul piano documentario, alle curiosità chitarristiche fanno il paio una serie di brani (Canario, Ciaccone ecc.) già esistenti in infinite altre pubblicazioni e ormai francamente abusati.
Carlo Fiore
