soprano Klaartje van Veldhoven, Stefanie True
ensemble Contrasto Armonico
direttore Marco Vitale
cd Brilliant 94320
Dopo tutti i dischi di Handel con cantanti stonati, eccone uno che s’impone per spessore tecnico e interpretativo, rinnovando l’interesse nei confronti di un repertorio che sembrava essersi adagiato sulla già pregevole serie Glossa diretta da Fabio Bonizzoni. La novità viene dal Contrasto Armonico, ensemble già segnalato due anni fa a proposito di Handel, cui il direttore Marco Vitale ha continuato a dedicarsi con una perseveranza mostrata da pochi altri in passato (Minkowski?). La perseveranza si traduce in confidenza con lo stile e in esercizio non solo di “esecuzione” ma anche di “interpretazione”, cioè di pienezza nella restituzione di nessi linguistici e di dettagli che, nel complesso, descrivono il profilo handeliano in quanto padrone di forme apparentemente statiche ed esteriori ma nelle sue mani capaci di giungere fino alla mimesi caratteriale se non addirittura psicologica. La cantata drammatica “Aminta e Fillide” HWV 83 (data a Roma nel 1707), non molte altre volte presentata (in tutto o in parte) ma sempre con toni scialbi e piatti, risulta qui più “incisa”, finalmente recitata col canto anziché solfeggiata, e le due cantanti, pur non italiane, vantano una prosodia impeccabile e scandita. Aspettiamo gli altri volumi di questa promessa integrale, sperando di vedere presto il Contrasto Armonico anche in teatro in Italia, paese natale dell’opera barocca e luogo in cui l’opera barocca si fa meno e si fa peggio.
Carlo Fiore
