direttore Valery Gergiev
orchestre London Symphony, Mariinsky Theatre Symphony
cd Melodia 4600317120079
Con le sue due orchestre d’elezione, quella del Mariinsky di San Pietroburgo e la London Siymphony, Valery Gergiev rende omaggio a un compositore russo contemporaneo assai noto in patria, ma la cui vasta produzione – prevalentemente strumentale – ha finora trovato un limitato riscontro discografico. Tolibkhon Shakhidi nasce nel 1946 in un montuoso stato dell’Asia centrale, l’allora Repubblica Socialista Sovietica del Tagikistan: oggi, dopo lo scioglimento dell’Urss, ufficialmente sovrana e membro della Comunità di Stati Indipendenti. Iniziati gli studi musicali in patria, li terminò nel ’72 al conservatorio di Mosca, dove fu allievo anche di Khachaturian. La sue partiture, tutte dall’orchestrazione fiammeggiante, costituiscono un interessantissimo punto d’incontro fra la raffinata musica occidentale e quella più folkloristica – per non definirla addirittura brutale e selvaggia – di un paese accidentato e montuoso ai confini con la Cina e l’Afganistan. A giudicare almeno dalle pagine qui registrate – i brani sinfonici Sado e Darius (dalla breve, irresistibile marcia), tre suite da altrettanti balletti (inconfondibili riferimenti alle Danze Polovesiane di Borodin) e il breve concerto per clarinetto – l’esito artistico parrebbe improntato a un’immediata ricettività da parte dell’ascoltatore, ma con effetti che a volte travalicano il semplice piacere d’ascolto. Merito della musica in sé o dell’appassionata e raffinata lettura di Gergiev?
Giancarlo Cerisola