Rizzari sarà famoso

Per alcuni è ancora un alieno perché, abituati come siamo a prevedere tutto, parrebbero – quelli in cui viviamo – tempi refreattari agli imprevisti. Che pure accadono. All’Auditorium Parco della musica di Roma, dove all’ultimo minuto il direttore designato per l’esecuzione della Nona di Beethoven, Michael Tilson Thomas, ha dato forfait per influenza e a sistituirlo è il volto poco noto di Carlo Rizzari. E qui la sorpresa. Vinta l’iniziale emozione (nel “primo movimento di quel monstrum che è la Sinfonia in re minore op. 123 per soli, coro e orchestra”, scrive Fabio Vitta sul “Riformista”) Rizzari attacca il secondo con un’autorità e via via rende la direzione orchestrale sbalorditiva per una giovane bacchetta alle prime armi. Più di un critico già giura che di Rizzari se ne sertirà parlare presto. Le premesse ci sono: la sostituzione dell’ultimo momento è un classico dei grandi direttori (5 gennaio 2010).