Il Bolshoi di Mosca (foto) ha rimosso in 48 ore il direttore generale Anatoli Iksanov licenziandolo in tronco dopo 13 anni di lavoro. Vladimir Urin, che gli è subentrato, deve ora vedersela con un teatro che pare alla resa dei conti in quanto a scandali, intrighi e rivalità interne. Un sistema per il quale le ragazze – così pare – se volevano salire sul palcoscenico dovevano accettare l’invito a cena da parte di uomini potenti e oligarchi russi che facevano loro proposte sessuali. In questo senso si chiariscono le dimissioni di ballerini ed “etoile” e poi l’acido lanciato contro il direttore artistico Filin, dimesso dall’ospedale con una cecità permanente. A rivelare i particolari è l’ex solista 38enne Anastasia Volochkova, licenziata dal Boshoi nel 2003: “Avevano trasformato il balletto in un bordello”, ha detto in un talk show televisivo accusando Iksanov, il quale ha smentito le accuse come “vaneggiamenti”. E lei di rimando: “Ho ricevuto più volte queste proposte da uomini di potere e oligarchi”.