Schumann – Sinfonia n. 2 Ouvertures Manfred e Genoveva

direttore Claudio Abbado
orchestra Mozart
cd Dg 479 1061

Schumann-abbado-mozart

La Seconda (1845-46) è la più affascinante, tormentata e inquietante tra le sinfonie di Schumann, pur tutte meravigliose. In una lettera del 2 aprile 1849 egli dice che la Seconda gli ricorda “un periodo oscuro” e parla di “suoni dolorosi”: certo presenta caratteri di intima profondità e ricchezza inventiva sconvolgenti. Proprio la Seconda, un tempo sottovalutata, Claudio Abbado ha scelto per la sua prima registrazione di una sinfonia di Schumann (a Vienna dal vivo, novembre 2012), proponendone una interpretazione rivelatrice, che ne esalta la visionaria tensione con freschezza e intensità straordinarie. Sembra che Abbado con l’Orchestra Mozart faccia musica da camera, tanto trasparente e profonda è la resa di ogni aspetto dell’oscura inquietudine della Seconda, del tormentato percorso che con ansia febbrile, valendosi di un materiale sostanzialmente unitario, conduce dall’originalissimo primo tempo alla concitazione dello Scherzo, alla dolorosa interiorità dell’Adagio, al liberatorio Finale, che pur nella volontà affermativa non manca di chiaroscuri. Dopo una simile interpretazione non sorprende che nella mirabile ouverture del Manfred vengano rivelati fino in fondo gli aspetti più inquietanti. Non è da meno la rivelazione dell’intensità poetica della ouverture di Genoveva, e si prova un acuto rimpianto al pensiero che ben difficilmente Abbado potrà dirigere nella sua completezza questo capolavoro incomprensibilmente trascurato.
Paolo Petazzi

 

 

 

 

 

 

 


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306 Novembre 2024
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