coro Collegium Vocale Gent orchestra des Champs-Elysées direttore Philippe Herreweghe 2 cd Phi 13
Esito sommitale della scrittura sinfonico-corale di Haydn, l’oratorio Le Stagioni (“Die Jahreszeiten”) fu scritto su libretto del barone Gottfried van Swieten, nobiluomo austriaco che ebbe un ruolo musicale di primissimo rilievo non solo a fianco di Haydn ma anche per la carriera di Mozart e in favore della conservazione e dello studio della musica di Bach. Ovviamente strutturata in quattro parti (una per ciascuna stagione), la partitura fu scritta affinché si potesse eseguire anche in inglese ma ha nella versione tedesca la sua lingua d’elezione; vanta una storia interpretativa blasonata che inizia per lo meno dagli anni Quaranta del Novecento – con Gui e Beecham – e anche le versioni “storicamente motivate” sono numerose (Harnoncourt, Gardiner, Jacobs ecc.). Herreweghe, che nei dischi incisi per la sua nuova etichetta “eponima” sembra accentuare alcuni tratti crepuscolari dello stile, concerta questo non facile lavoro tendendo a mettere a fuoco di esso non tanto espedienti organologici o di prassi esecutiva bensì tutta la “storia della musica” del Settecento europeo che è stratificata in ogni recitativo, aria e coro. Non è quindi semplice occasione di riascolto ma quasi di rassegna delle “dramatis personae” riconoscibili di brano in brano, seppur sempre “distanti” e mai ostentate: fra le più evidenti l’eredità bachiana, la musica massonica di Mozart, il classicismo letterario di matrice bucolica, Beethoven. Solisti vocali adeguati e mai sopra le righe il soprano Christina Landshamer, il tenore Maximilian Schmitt, il basso Florian Boesch.
Carlo Fiore
