curatori Stafano Baldi, Nicoletta Betta, Cristina Trinchero editore Lim pagine 201 + dvd euro 30
L’uomo più ricco d’Italia del primo Novecento investì la sua fortuna nella fondazione di un teatro. E, come se non bastasse, ne fece il centro della più avanzata sperimentazione artistica in campo musicale, registico e coreografico. Parliamo di Riccardo Gualino e del Teatro di Torino: mitica, ma ancora poco conosciuta, presenza nella storia dello spettacolo italiano, interrotta dall’arresto e dalla condanna al confino del suo fondatore da parte di Mussolini; e definitivamente azzerrata dai bombardamenti dell’8 dicembre 1842. Grazie alla recente apertura agli studiosi degli archivi della famiglia Gualino, i curatori hanno potuto ricostruire quella straordinaria stagione, di cui furono animatori il critico musicale Guido Gatti e il direttore Vittorio Gui. Dal dittico Amfiparnaso di Orazio Vecchi/Les Noces di Stravinskij (in prima italiana) al Così fan tutte con le scene astratte e irreali del russo Fëdor Kommissarzèvskij; dal Rossini di Gui ante Ranaissance ai balletti fantastici di Loïe Fuller e alle patomime futuriste. Documen ti e iconografia sono nel dvd allegato. Da far leggere a chi si ostina a pensare che l’Italia in scena sia solo apoteosi della “tradizione”.
Andrea Estero