pianoforte Andreas Staier cd Harmonia Mundi 902171 prezzo € 16,50
Andreas Staier, clavicembalista e pianista fra i più attivi, eclettici e influenti della nostra epoca, torna a Schumann – su un pianoforte Erard del 1837 – tracciando una parentesi ampia che parte dalle Variazioni Abegg op. 1, continua coi Fantasiestücke op. 12, salta quindi ai Fantasiestücke op. 111 e si chiude sulle Variazioni “fantasma” in mi bemolle maggiore. La disponibilità di incisioni schumanniane su strumenti storici è ormai ampia (oltre allo stesso Staier, fra i più recenti, anche Eric Le Sage per Alpha e Piet Kuijken per Fuga Libera) e invita a riferire non tanto della scelta organologica ma del peculiare ritratto in cui vediamo dapprima Schumann giovane confrontarsi con la reinvenzione maliziosa del pianismo virtuoso, poi Schumann maturo e malato dipingere visioni oniriche stranianti; a connettere entrambe le immagini stanno le “innere Stimme” (voci “nascoste”) di cui la sua musica è ripiena. Ozioso discutere della prestazione meramente esecutiva (chi avesse dubbi ascolti la musicalità con cui è eseguito lo scomodo “Traumes Wirren” dall’op 12); meglio riflettere sull’ampiezza della gamma timbrica e dinamica messa in atto, sui tempi e sull’intensità espressiva delle pause e dei respiri – aspetto tipico dell’arte di Staier – che si mostrano ada tte alle terminazioni nervose di Schumann come lo sono state in passato per le ineffabili “sensibilità” di Carl Philipp Emmanuel Bach.
Carlo Fiore