Un tris di Leoni d’oro alla carriera attribuiti dalla Biennale di Venezia alla danzatrice e coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker (Danza), al compositore franco-greco Georges Aperghis (Musica) e al regista svizzero Christoph Marthaler (Teatro).
Protagonista della danza belga ed europea dagli anni Ottanta, la De Keersmaeker rappresenta per il direttore Virgilio Sieni “il punto di congiunzione tra creazione e processi di trasmissione”.
“Rinnova radicalmente la pratica musicale integrandola con tutti gli ingredienti vocali, strumentali, gestuali e scenici trattati in maniera identica e traslati dall’uno all’altro contesto. Questa la motivazione con la quale il direttore del settore musica, Ivan Fedele, ha premiato il compositore Georges Aperghis. La Biennale Musica ha costantemente testimoniato il suo percorso compositivo invitandolo fin dal 1972, anno in cui presentò Ascoltare stanca, emblematico della sua poetica.
“Per la ricerca di un linguaggio personale. Per il suo lavoro musicale in spettacoli in cui apparentemente la musica non appare. Per il suo senso dell’umorismoe”. Per questo il regista elvetico Christoph Marthaler ha ottenuto il Leone d’oro alla carriera secondo il direttore Àlex Rigola.
In passato il riconoscimento alla carriera per la Danza era stato attribuito a Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jirí Kylián (2008), William Forsythe (2010), Sylvie Guillem (2012), Steve Paxton (2014).
Per il Teatro a Ferruccio Soleri (2006), Ariane Mnouschkine (2007), Roger Assaf (2008), Irene Papas (2009), Thomas Ostermeier (2011), Luca Ronconi (2012), Romeo Castellucci (2013), Jan Lauwers (2014).
Per la Musica a Goffredo Petrassi (1994), Luciano Berio (1995), Friedrich Cerha (2006), Giacomo Manzoni (2007), Helmut Lachenmann (2008), György Kurtág (2009), Wolfgang Rihm (2010), Peter Eötvös (2011), Pierre Boulez (2012), Sofija Gubajdulina (2013), Steve Reich (2014).