pianoforte Boris Petrushansky cd Stradivarius STR 37003 prezzo 14,90
Italiano di adozione, Boris Petrushansky insegna da diversi anni dall’Accademia di Imola ed è sicuramente figura di riferimento per i giovani, almeno per ciò che riguarda l’approccio pianistico tipico della scuola russa di tradizione. Ascoltai per la prima volta Petrushansky nel lontano 1981 nel corso del Festival di Brescia e Bergamo e almeno per una ventina d’anni ho associato il suo nome alla figura di un virtuoso dotato di mezzi straordinari ma anche compiaciuto nell’esibire queste sue prerogative scegliendo elementi di repertorio solitamente evitati dai colleghi, come gli Studi op. 18 di Bartók, la Parafrasi dal Fledermaus di Godowsky o la trascrizione di Agosti dall’Uccello di fuoco. Si trattava quasi sempre di un pianismo dai toni accesi e dal cospicuo volume sonoro, caratteristiche che non debbono essere per forza associate a quelle scelte di repertorio, nemmeno nel caso del terzo Concerto di Rachmaninov o del primo di Ciaikovskij da lui spesso eseguiti. Ma a un programma molto più intimo e con un approccio sostanzialmente diverso si rivolge oggi il pianista di origine moscovita con questo cd dedicato alle Stagioni e all’Album per la gioventù di Ciaikovskij, eseguiti con straordinaria bellezza di suono e una certa nostalgia del buon tempo antico. Le Stagioni possono essere a mio parere comprese completamente da un artista che abbia una profonda conoscenza del milieu russo e non è un caso che i più bei ricordi di esecuzioni live di questa piccola ma preziosa antologia facciano capo a nomi quali quelli di Zhukov o di Pletnev. Petrushansky illustra alla perfezione anche il più facile Album dell’op. 39 nel quale sono comunque celati preziosi cammei.
Luca Chierici