direttore Andrés Orozco-Estrada orchestra Tonkünstler Niederösterreich 3 cd Oehms Classics OC 1813
Che la Prima di Brahms si sviluppasse, mediante lungo e penoso accrescimento, da un iniziale nucleo cameristico è idea non peregrina, anzi documentata sul piano storico. Ma che dire di un’integrale delle sue sinfonie che applichi analoga chiave interpretativa a tutte? Non solo alla pastorale Seconda; pure alla drammatica Terza e alla titanica Quarta, magnificazione quasi esasperata dell’ultima maniera beethoveniana. Almeno così ci hanno insegnato a scuola, eppure l’idea persuade; anzitutto per l’immagine di un Brahms depurato da quei turgori, da quelle interminabili ebbrezze dell’orchestrazione tardo-romantica e wagneriana che il Maestro affettava di sdegnare, e che il suo braccio teorico Eduard Hanslick gratificava di frizzanti stroncature.
I tre cd sono stati registrati nella sala grande del Wiener Musikverein e nell’Auditorium al coperto di Grafenegg, l’aristocratico festival estivo della Bassa Austria dove Orozco-Estrada ha rivestito dal 2004 l’ufficio di Chefdirigent. Quanto sia cresciuta nel frattempo l’orchestra residente dei Tonkünstler è evidente a chiunque abbia avuto occasione di ascoltarli dal vivo nell’ultimo decennio. Il trentenne maestro colombiano, ma viennese di formazione, è ora volato negli States; sul podio gli succede Yutaka Sado con la sicurezza di avere a disposizione un complesso giovane, disciplinato e ben equilibrato in tutte le sue sezioni. Il Konzept di questo cofanetto d’addio, un Brahms sobrio, lirico e translucido all’insegna di un “camerismo allargato” che si fa sinfonia, ci pare una pietra miliare.
Carlo Vitali
