Archivio Scala on line

Cimeli, locandine, foto dal 1950 ai giorni nostri

Archivio Scala on line Da oggi l’archivio del teatro alla Scala è a portata di clic: l’indirizzo è www.archiviolascala.org. Benché fosse in ritardo su molti teatri italiani, ma soprattutto su quelli esteri, la Scala ha recuperato alla grande mettendo a disposizione del pubblico, degli studiosi e degli appassionati un patrimonio artistico e storico di primissimo livello. Un servizio via internet che è secondo – per ora – solo al quello del Met, ed è invece assai vicino a quello del Covent Garden e senz’altro superiore a quello dell’Opéra di Parigi.
Se la stagione in corso è visibile sul sito principale, in quello dell’archivio l’utente ottiene informazioni dettagliate su opere, balletti e concerti tenuti alla Scala dal 1950 in poi in misura ormai vicina al 100% delle serate: gli appassionati della Callas noteranno per esempio la mancanza di Fedora, Ifigenia e Vestale. L’Ufficio Stampa assicura però che la completezza sarà raggiunta a breve termine, così come a breve sarà intrapresa anche la ricostruzione dell’archivio storico generale in base ai documenti già disponibili o reperibili. Il materiale a disposizione del ricercatore comprende cronologie, cast e locandine di ogni serata, libretti (a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, quando cominciarono ad essere pubblicati sui programmi di sala), sinossi con le trame degli spettacoli, introduzioni alle opere e oltre 50mila foto di spettacoli e artisti.
Il sito consente anche l’accesso a una vetrina web del Dam, che in un futuro auspicabilmente vicino diventerà consultabile per intero. Il Dam – acronimo di Digital Asset Management – è un sistema di gestione digitale del patrimonio artistico della Scala, quotidiano strumento di lavoro per i reparti del teatro. Avviato nel 1996, ha finora raccolto 45mila costumi, 24mila bozzetti e figurini, 80mila attrezzi di scena, 10mila ore di musica registrata, 17mila locandine e oltre un milione di foto (in quella a fianco del titolo Mirella Freni è con Mario Del Monaco nel primo atto della Carmen di Bizet).
Il sito dell’archivio diventerà accessibile dal sito principale, dal quale si dipartiranno anche i siti relativi ad Accademia, Under 30, Bookshop, Ansaldo e Filarmonica (gli ultimi due, in preparazione) [14 maggio 2010].
                                                       
Giancarlo Cerisola


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