direttore e clavicembalo Nicoleta Paraschivescu mezzosoprano Anna Bonitatibus cd Deutsche Harmonia Mundi 88875026722 prezzo 19,10
Già un’altra volta abbiamo indicato con una certa enfasi il lavoro che la musicologa e tastierista Nicoleta Paraschivescu sta facendo sulla musica di Marianna Martines (1744-1812), compositrice poco più giovane di Haydn, del quale fu allieva. Valente cembalista e cantante, la Martines fu considerata con estrema serietà dall’ambiente musicale (per l’epoca, comprensibilmente, tutto maschile) non solo viennese ma anche internazionale, essendo la prima donna ammessa all’Accademia Filarmonica di Bologna (all’età di 29 anni… età alla quale oggi ancora si è indecisi sull’opportunità di evadere o meno dalle cure della mamma e dalla pensione della nonna): ma a Bologna, almeno a quei tempi, i giovani di talento erano tenuti d’occhio per bene (cinque anni dopo sarebbe stato ammesso Mozart quattordicenne). Temevamo che il disco precedente (“Il primo amore”, sempre uscito per Dhm, con la voce di Nuria Rial) sarebbe rimasto solo sullo scaffale e invece eccone un secondo, di identica struttura antologica (brani vocali, un Concerto per cembalo, una Sonata) che, col precedente, arricchisce il profilo stilistico della Martines riconfermandone la solidità formale e la felicità d’inventiva melodica. Inalterata anche la qualità esecutiva dell’ensemble La Floridiana, stavolta affiancato dalla voce di Anna Bonitatibus, a suo agio non solo nelle agilità richieste dalla vocalità classica ma anche nel dare alle linee melodiche una certa “elasticità”, indispensabile a dare vita a una musica che, se lasciata alle sue simmetrie fraseologiche, si rinsecchisce come un fiore senz’acqua.
Carlo Fiore