Beethoven, Haydn, Mozart – Lieder

tenore Mark Padmore 
fortepiano Kristian Bezuidenhout 
cd Harmonia Mundi Usa HMU 907611 
prezzo 16,50

 

 

Mark-Padmore

L’unico neo di questa registrazione è la mancanza di un titolo formale. In base al contenuto potremmo azzardare “il Lied prima di Schubert”, ma si sospetta che al produttore importasse anzitutto allettarci col carisma degl’interpreti, ritratti in copertina nel rigore di nere vesti da concerto sotto cui spuntano le informali “scarp de tènis” del pianista sudafricano. E in effetti il nostro duo, già collaudato con una Dichterliebe schumanniana per la stessa etichetta, qui dialoga al vertice delle sue stellari qualità tecniche, poetiche e filologiche. Il piatto forte è Beethoven con otto Lieder isolati e l’intero ciclo An die ferne Geliebte op. 98, ma non sono da meno per interesse i songs londinesi di Haydn né i mozartiani incunaboli del genere, peraltro notissimi (Das Veilchen, Abendempfindung), né l’anfibia cantata massonica Kv 619, quasi una scena d’opera inneggiante alla convivenza pacifica fra le religioni. Mark Padmore, prodigioso camerista, conserva intatto nei decenni un timbro ingannevolmente giovanile grazie a un’emissione “sul fiato” di antica scuola italiana. In apparenza nulla di artefatto; ma provateci voi, o effimeri tenorini di grazia, ad emulare quelle aeree messe di voce, quei filati paradisiaci, quei nobili accenti che in ogni lingua scavano l’affetto della parola, quelle subitanee accensioni di passione seguite da pudichi ripiegamenti nell’intimità! Bezuidenhout lo asseconda da maestro con le risonanze percussive e i ben profilati registri di un fortepiano originale del 1820, emergendo in evidenza solistica negl’interludi.
Carlo Vitali


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306 Novembre 2024
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