Mentre il solleone di questo luglio sembra surriscaldare il già scottante day-after degli enti lirici con il decreto Bondi tramutato in legge, alla Scala di Milano è un crescendo di proteste e forfait. Dopo l’annunciato sciopero del 9 – che fa slittare la prima del Barbiere nello storico alletimento di Jean-Pierre Ponnelle al 10, se non vi saranno nuovi intoppi – adesso si è aggiunto anche l’abbandono del direttore, Jean-Christophe Spinosi (nella foto), sostituito dall’urbinate Michele Mariotti, classe 1979. Ma che cosa è successo veramente? Secondo il comunicato ufficiale Spinosi lascia "di comune accordo con la Direzione della Scala"; un abbandono che sarebbe motivato dalla "sopravvenuta impossibilità del consolidarsi di un sereno e costruttivo rapporto di lavoro". Sembra però che negli ambienti scaligeri girino altre voci sulla rottura: l’orchestra non avrebbe gradito un’impostazione direttoriale da "barocchista" che è cardine e merito di Spinosi ma evidentemente non così adatta a un’esecuzione tradizionale. Morale, sempre secondo i "si dice", l’orchestra lo avrebbe "protestato". Tocca adesso al giovane Mariotti gestire l’emergenza, un’occasione per confermare la fama che l’ha portato a essere direttore principale del Comunale di Bologna. (6 luglio 2010)
Jul62010
Spinosi cacciato?
Sciopero del 'Barbiere' e il direttore lascia