Stradella – San Giovanni Crisostomo

ensemble Mare Nostrum
direttore Andrea De Carlo
cd Arcana A 389
prezzo 18

Stradella

Un vescovo scomodo morto in esilio nel 407: Giovanni d’Antiochia, detto Chrysostomos (Bocca d’oro) per la sua eloquenza, riformò liturgia e disciplina del clero, difese il suo gregge contro la rapace corte bizantina, combatté idolatri, eretici e giudaizzanti. In esordio di carriera, fra 1666 e 1670, Stradella gli dedicò un oratorio finora negletto. Per destare interesse ci voleva l’edizione critica di Colin Timms (2011): dopo questa registrazione già se ne annuncia un’altra, curata da Claudio Astronio per Brilliant. Col suo organico limitato a cinque voci e continuo, la drammaturgia vive qui del dibattito fra il Santo, la dispotica basilissa Eudosia e i rispettivi partigiani, intessuto di variazioni sul tema Giustizia contro Ragion di Stato e infine deciso dal verdetto del Cielo. Le frasi cantabili fiorite, legate e — a differenza della coeva opera veneziana — non troncate da spesse cadenze; i molti concertati, l’alternanza fra omoritmia e moti imitativi dove l’armonia fa premio sull’intelligibilità del testo, rimandano al gusto esoterico del tardo madrigale da camera. Continuo impreziosito da due viole da gamba, arciliuto, tiorba e arpa; alacre direzione di Andrea De Carlo. Nel cast spiccano per flessibilità, eleganza e chiara dizione il basso Matteo Bellotto (Crisostomo), il tenore Luca Cervoni (Teofilo), il controtenore Filippo Mineccia (Inviato di Roma). Che più volere? Un’Eudosia meno rigida nella sua lettura stridulo-diabolica da Regina Cattiva (Arianna Vendittelli, pur lodevole per agilità). Il personaggio avrebbe pieghe umane e vocali degne d’approfondimento.
Carlo Vitali

 

 

 


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306 Novembre 2024
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