Passato e presente sembrano inesorabilmente incrociarsi nella decisione di mettere in scena, dal 18 al 27 maggio al Teatro di San Carlo di Napoli, un’opera come Zenobia in Palmira di Giovanni Paisiello (nel ritratto di Elisabeth Vigée-Le Brun, 1791). Perché, se a guardare al passato è la ricorrenza che cade quest’anno dei duecento anni dalla morte del compositore, autore delle ben più celebri La serva padrona e Nina, o sia la pazza per amore, alla più stretta attualità lega invece l’ambientazione di questo titolo portando lo spettatore in quella terra di Palmira, oggi centro della Siria che custodisce antiche rovine, trasformata in questi ultimi tempi in capitale dell’orrore con il dilagare della barbarie islamista. Quest’opera in due atti di Paisiello racconta oggi, con le voci di Rosanna Savoia nel ruolo del titolo, Leonardo Cortellazzi, Tonia Langella e Sonia Ciani, dirette da Francesco Ommassini, regia, scene e costumi di Riccardo Canessa, della mitica regina Zenobia che conquistò l’Egitto e osò sfidare Roma. Sotto il suo regno, Palmira divenne un luogo di tolleranza dove religioni diverse convivevano in pace e le arti venivano esercitate liberamente. (A.G.)
May122016
Paisiello in Siria
Napoli, Teatro di San Carlo dal 18 al 27 maggio